Strage di Bologna: 37 anni dopo
Un orologio fermo alle 10.25 del mattino. È il 2 agosto 1980. Il giorno della strage di Bologna. Una bomba nella sala d’’aspetto della stazione: ottantacinque morti, duecento feriti. Da allora, cinque gradi di giudizio e condanne passate in giudicato, ma –a 35 anni di distanza –restano ancora ombre e interrogativi. Ne parla il prof. Giovanni De Luna.
Subito dopo l’’attentato che spezza vite e storie di cui il programma propone alcune testimonianze, l’’attenzione degli investigatori si muove verso i neofascisti dei Nuclei Armati Rivoluzionari. Ma non è semplice. Perché i servizi segreti deviati si danno da fare, tra false informative e depistaggi: un torbido in cui si mescolano ambienti neofascisti e Loggia massonica P2, banda della Magliana e Camorra.
Ci vogliono quindici anni perché arrivi la sentenza definitiva, che condanna all’’ergastolo gli autori materiali dell’’attentato: Francesca Mambro e Valerio Fioravanti. Ma anche il “maestro” della P2, Licio Gelli, viene condannato a dieci anni per aver depistato le indagini.
Ma Mambro e Fioravanti si sono sempre dichiarati innocenti. Ci può essere, nonostante la sentenza, qualche dubbio sulla loro colpevolezza. E, soprattutto, qual è stato il movente della strage di Bologna. E chi sono stati i mandanti?
Strage di Bologna
con Giovanni De Luna
di Roberto Fagiolo