Siracusa – I deputati regionali amici dei petrolieri possono ufficialmente vergognarsi: Lo sconto sui carburanti è stato bocciato dal Commissario dello Stato.
Il commissario dello Stato, il prefetto Carmelo Aronica, ha bocciato mezza finanziaria regionale, ben 33 articoli non vedranno la luce. Tutto il lavoro fatto dal Governo Crocetta, dalla Commissione Bilancio, e dell’Ars è in buona parte andato a vuoto. Compresa la legge sulle unioni di fatto che le equiparava a delle normali famiglie. Il commissario dello Stato non ha però bocciato le leggi votate dai deputati dell’ARS dopo una settimana di indicibile travaglio, almeno non solamente. Ha bocciato sostanzialmente i deputati regionali che hanno votato senza neanche sapere cosa votavano per ordini di scuderia che arrivavano da molte parti, principalmente dalle lobbies. Uno di questi era certamente il deputato neofito Edy Bandiera che dopo avere votato per abbassare dal 20 al 13 % le royalties ai petrolieri siciliani ha sentito la necessità di difendere quel suo strano primo voto (su facebook) dopo alcuni giorni appena di frequenza d’aula. Poteva stare zitto, come tutti gli altri, ma lui doveva difendere l’orgoglio di primo della classe e perciò ha fatto diventare cattivi e ignoranti quelli che criticavano quella scelta sciagurata di regalare soldi ai petrolieri. E’ arrivato a dire – parliamo dell’ex presidente del consiglio comunale entrato all’Ars in sostituzione del sospeso compagno di partito Pippo Sorbello – che avevano sbagliato quelli come noi avevano definivano ” uno sconto ai petrolieri “ l’abbassamento dell’aliquota sull’estrazione e lo stoccaggio dei carburanti. ” Non è stato uno sconto perchè tanto i petrolieri non pagavano quel 20 per cento perchè troppo esoso ” ha scritto da qualche parte quel giovane politico che non perde occasione di tacere quando è il caso. Oggi, davanti all’autorevole e inappellabile bocciatura di quello “sconto” cosa potrebbe dire il deputato siracusano dell’Udc? Se l’abbassamento del 7 per cento delle tasse sui carburanti ai petrolieri non poteva produrre effetti economici per quale motivo il commissario l’ha impugnato? Non poteva certo farlo per antipatia. Comunque, la figuraccia non è stata solamente per Bandiera, ma anche per tutti gli altri. I deputati regionali, per salvare la faccia avrebbero potuto proporre una qualche condizione per lo sconto: tipo se inquinate di meno vi facciamo pagare di meno”. Ma, non hanno pensato neanche di porre condizioni, si sono arresi e basta. Non tutti ovviamente, perchè quelli del M5S come Stefano Zito e come Enzo Vinciullo sono stati contrari a quel provvedimento vergognoso. Pubblichiamo dei comunicati stampa di esultanza da parte di aveva votato contro e criticato quell’assurdo provvedimento pro-signori del petrolio.
VINCIULLO: Riduzione delle royalty ed aumento delle tasse per chi intraprende un’attività – il Commissario dello Stato accoglie le mie osservazioni.
(CS)Siracusa, 23 gennaio 2014 – Il Commissario dello Stato presso la Regione Sicilia, ha impugnato il comma 2 dell’articolo 5, il cosiddetto “salvapetrolieri”, con il quale la maggioranza di centrosinistra, che sostiene il Governo Regionale, aveva ridotto le imposte che dovevano pagare i petrolieri dal 20% al 13%. Lo dichiara l’onorevole Vincenzo Vinciullo Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS. Sia in Commissione Bilancio che in Aula, mi ero battuto affinché non venisse approvato questo regalo che veniva fatto ai petrolieri, contestando, non solo la mancata copertura delle minori risorse, per il bilancio della Regione Sicilia, quanto la difficoltà per i Comuni, a cui diminuivano le risorse, di chiudere i propri bilanci. In questo modo il Commissario ha riconosciuto la bontà giuridica delle argomentazioni da me sostenute in Aula, che non avevano come obiettivo, come qualcuno in maniera rozza ha sostenuto, la volontà di colpire i petrolieri, ma le mie osservazioni nascevano dalla mancata individuazione della voce che doveva coprire le minori entrate. È evidente, ha proseguito l’onorevole Vinciullo, che i regali li possiamo fare di tasca nostra e non dalle tasche dei siciliani perché per coprire le minori entrate delle royalty, si pensava di imporre una tassa sulla Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). Anche in questo caso, ha concluso l’On. Vinciullo, il Commissario ha accolto il mio ragionamento là dove ho sostenuto che una tassa di tal genere e di tale natura, può essere imposta solo dallo stato.
FABIO GRANATA (GREEN ITALIA): IL COMMISSARIO DELLO STATO BOCCIA LA DIMINUZIONE DELLE ROYALTIES, ENNESIMA FIGURACCIA DI CROCETTA E DELLA SUA MAGGIORANZA
Siracusa, 23 gennaio 2013 – “La bocciatura da parte del Commissario dello Stato dell’abbattimento delle royalties proposto da un governo e da una maggioranza succube dei poteri industriali, rappresenta una bellissima notizia e l’ennesima figuraccia di un Governo patetico e privo di visione. Ora bisogna costruire una alternativa al modello economico fondato sulla raffinazione e sul petrolio, per andare oltre veleni e patologie e riscoprire l’anima Green della Sicilia “. Lo dichiara l’esponente di Green Italia Fabio Granata, in merito all’impugnazione da parte del prefetto Aronica della norma contenuta nella manovra economica approvata dall’Assemblea regionale siciliana sulla diminuzione delle royalties petrolifere.
Roma 23 gennaio 2014
Fonte: La Nota