Lentini, Sindaco in catene. Rischia l’arresto.
Avvisato anche Renzi. “Dipendenti senza stipendi. Qui ci scappa il morto”.
Alla fine Alfio Mangiameli si è incatenato davanti al Tribuinale di Siracusa, Lo aveva preannunciato ieri a Renzi il quale aveva cercato di dissuaderlo. Il sindaco di Lentini ha preferito proseguiire la sua protesta e sul posto lo hanno raggiunto altri sindaci del siracusano, tra questi quello di Floridia Orazio Scalorino per dare più valore alla catena di solidarietà in una questione che accomuna tutti i sindaci di Italia. La mancanza di liquidita in cassa, i bilanci in default , le tasse statali e i mancati trasferimenti. Alla base della protesta di Mangiameli un cointenzioso tra il Comune e il privato che di fatto paralizza l’attività ordinaria pubblica in seguito al pignoramento di 4 milioni di euro e al blocco degli stipendi dei dipendenti. Si rasenta il rischio socale del suicidio. avvisa il sindaco di Lentini- ecco perche oggi ho deciso di incatenarmi, la situazione è grave e nessuno mi da retta. Vogliono forse che ci scappi il morto? “. Problemi anche all’ordinaria gestione dei servizi pubblici, come la raccolta dei rfiuti urbani. La ditta specializzata questo mese ha presentato la fattura ma non è detto che lo farà il prossimo”. A Lentini dipendenti del comune in assemblea permanente mentre domani sono previsti momenti di contestazione con cortei e striscioni per la città. Non è detto che la protesta arrivi sino a Siracusa tra il Tribuinale e la Prefettura. Proprio quest’ultima ieri si è interessata al caso Lentini. al sindaco erano state ampie rassicurazioni sullo sblocco delle somme della tesoreria, c’è stato anche un contatto col direttore della banca, cosi racconta Mangiameli, ma ad oggi la situazione è rimasta invariata. Il Procuratore di Siracusa è stato subito informato della protesta, al sindaco è stato intimato lo sgombero immediato dal Tribunale perchè “non autorizzato”. “Da qui non mi muovo, a costo di farmi arrestare” . ha detto Mangiameli che aggiunge: “Qui non si tratta più di un fatto giuridico ma umano, come consiglio comunale abbiamo pure riconosciuto il debito ed attivato il bilancio per risanare l’ammanco”.
Fonte: WebMarte – di Rosa Tomarchio, autore